DUE GIORNI SULLE DOLOMITI

27 Maggio 2020

Per la serie, viaggi fortunati e dove trovarli, eccomi ancora qui a raccontarvi delle mie peripezie in giro qua e là.

Questa volta vi porto in Trentino, per me tutto da scoprire, ci sono stata un paio di volte ma parliamo ormai di 10-12 anni fa e non mi ricordo praticamente nulla. Ho voluto visitare i posti più famosi e concentrarli in due giornate.

Bene, scelto, organizzato, pronti! Macchina carica e partiamo, prima tappa Lago di Carezza.

Parcheggio a pagamento ma per non perdere tempo decidiamo di non cercare altrove e posteggiare li. Il lago è proprio al di là del parcheggio, la temperatura è bassa, è metà mattina ma comunque il sole sembra non scaldar per nulla.

Lago quasi secco, qualche foto e due passi intorno al lago, poca gente in giro ma, tempo di girarci intorno e si riempie, ecco che decidiamo di tornare alla macchina e proseguire il nostro viaggio, ma non prima di aver discusso con qualcuno… OVVIAMENTE! Un signore infatti, non so se fosse un local o uno che semplicemente si fosse alzato dalla parte sbagliata del letto, ci ha fatto notare che non ci si poteva avvicinare al lago. In quel momento c’erano circa 10 persone nei pressi del lago, quindi andammo avanti ignorandolo per evitare qualsiasi discussione. Ma lui, non contento, che fa?

Ci rincorre urlandoci dietro con fare minaccioso, con la moglie dietro che gli diceva di smetterla e che si stava rendendo ridicolo.. ma proprio con noi deve prendersela?

Inutile raccontarvi i pensieri e le imprecazioni di quel momento, le potete immaginare!!

Va be, incazzati neri raggiungiamo la macchina con la voglia di tornare a casa più che quella di proseguire il nostro viaggio… iniziamo a sentire la nostalgia delle nostre montagne, sicuramente più selvagge di certi ambienti e di certo più adatte per due giorni di relax.

Ma decidiamo di continuare, dai la sfiga non sarà proprio per forza li ad aspettare noi…

E davvero è andata cosi, partita male ma poi le cose hanno iniziato a girare bene.

Notte passata in tenda al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, paesaggio pazzesco e freddo ESAGERATO! Ricordo di aver quasi pianto dal freddo, di fronte agli occhi di Pier che non sapeva se ridere o preoccuparsi.. alla fine ha deciso per la prima.

Non è stata proprio una notte confortevole, tra freddo, umidità e tenda iper piccola il tempo sembrava non passare mai. Ma ragazzi, le emozioni che provi quando in piena notte esci dalla tenda e ti accorgi che il cielo sopra di te è dannatamente pieno di stelle, e quando al mattino ti svegli e fai colazione vista Tre Cime.. da lasciar senza fiato credetemi.

Senza indugi ripartiamo, si ritorna, ma giro lungo: si visita anche il lago di Braies.

Inutile dire che anche questa tappa è iper-turistica, lo si capisce dall’enorme quantitativo di foto che girano sui social e anche dai parcheggi che si trovano lungo la strada per arrivarci. Tappa di giusto un ora, due foto, giro del lago e stop, per noi basta e avanza così.

D’altronde non siamo abituati a vedere così tanta gente tra le montagne, noi siamo quelli che per non trovare gente partiamo alle 17 da casa per andare in Val Canè e scendiamo con le frontali perché di notte ascolti la montagna e torni a casa più felice. Noi siamo quelli che, perché no, andiamo e decidiamo direttamente sul posto il sentiero da prendere perchè programmare non fa per noi. ORMAI LO ABBIAMO CAPITO.

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